La posta del cuore

Le.Viss è il nome dell’associazione di volontariato che abbiamo avuto la fortuna di ospitare presso il nostro istituto il giorno 7 febbraio, attraverso la testimonianza diretta della Presidente , la dottoressa Bazzoni Graziella.

Un incontro coinvolgente per gli studenti delle classi quinte: si è parlato di solidarietà sociale!

Le. Viss infatti porta avanti una nobile missione: far comprendere ai giovani quanto sia fondamentale la solidarietà a favore degli ammalati ematologici e delle loro famiglie, e quanto la donazione delle cellule staminali ( contenute nel midollo) possa salvare delle vite.

La leucemia è infatti un male “ viscido”, che miete vittime ogni anno, che non lascia scampo, che non sempre dà sintomi evidenti, e che purtroppo ha stroncato la vita anche del giovane Vincenzo, figlio della dottoressa Bazzoni.

Proprio lei ha sottolineato quanto sia importante diventare donatori di cellule staminali emopoietiche, le quali vengono prelevate direttamente dal midollo osseo attraverso una banale piccola operazione. Statisticamente infatti si è visto che , nonostante i progressi fatti in medicina, la sola chemioterapia consente la guarigione definitiva dalla leucemia solo nel 15-20% dei pazienti: per tutti gli altri il trapianto di cellule emopoietiche costituisce la strategia terapeutica più efficace.

E allora, perché non diventare donatori?

La Le.Viss inoltre, attraverso varie iniziative (ad esempio la raccolta di tappi di sughero), si adopera per la raccolta di fondi, utili sostegno alle famiglie degli ammalati nei reparti ospedalieri, o per sostenere la ricerca.

Perchè la dottoressa Bazzoni mi ha convinta?

Perché credo proprio che mi attiverò per diventare donatrice?

Perchè penso che sia giusto dare una speranza di vita a chi ne ha davvero bisogno, affinché Le. Viss non significhi più per molte persone LE.UCEMIA VISS.UTA…

Elena Serban

5AS

L’ATTACCO DI PANICO… SE LO CONOSCI NON TI UCCIDE

L’attacco di panico è un improvviso e rapido emergere dell’ansia, che si manifesta con sintomi fisici – tachicardia, sudorazione, respiro corto, giramenti di test, tremori, brividi o sensazione di gran caldo ecc. – e con una paura smisurata e immotivata di stare male, di morire o di impazzire. Dura al massimo 30 minuti, poi passa e non lascia alcun danno fisico. Per uscirne ci sono alcuni cose che si possono fare: 

-          concentrarsi sul respiro, inspirando ed espirando più lentamente possibile, contando nella mente ad ogni respiro

-          guardarsi intorno ripetutamente per rendersi conto che non c’è alcun pericolo reale che può mettere a rischio la vita

-          alzarsi, camminare e fare gesti ampi  - passi lunghi, sollevare le spalle, stirarsi le braccia, aprire e chiudere le mani, parlare a voce alta se possibile ecc. per allentare la tensione fisica

-          chiedere ed ottenere la presenza di un adulto che con la sua voce possa dare rassicurazione, magari aiutando a contare e respirare

Passata la fase acuta, per evitare che si ripeta e per evitare che la “paura della paura” impedisca di fare le cose della vita quotidiana (andare a scuola, uscire con gli amici, fare sport ecc.) parlane con una persona di fiducia e poi rivolgiti ad un esperto come lo psicologo. Riceverai aiuto e ritornerai padrone di te stesso e della tua vita!

Per informazioni o supporto contattaci……

sportelloascoltovr@berti.edu.it

NELLA MIA TESTA

C'è un posto molto speciale, unico e inaccessibile a chiunque, tranne che a me e quel posto sono i miei pensieri.

Un luogo ancora non del tutto scoperto e capito a pieno, la mia coscienza, un luogo in cui nessuno può sentire quello che mi passa per la testa.

Un luogo nel quale posso metabolizzare qualsiasi esempio mi si ponga davanti e trarne i migliori insegnamenti, dove posso metaforizzare e capire quali valori voglio acquisire. Ecco perché di tanto in tanto mi piace studiarmi per conto mio i migliori aforismi espressi da grandi personaggi.

Sto cercando di diventare la migliore versione di me stesso e per farlo devo ispirarmi ai più grandi esempi possibili e cogliere le nozioni che mi si presentano. La mia mente è sempre stato l’unico posto sicuro che io abbai mai deciso di custodire, perché qui, niente ha giudizio e importanza se non ciò che decido io. Spero un giorno di realizzare questo mio obbiettivo. Nel frattempo…mi rifugio nella mia coscienza, lì nessuno può disturbarmi

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